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Il brevetto è quel titolo che permette a chi ha creato qualsiasi oggetto di produrlo e commercializzarlo nel territorio dello stato dove è stato chiesto il brevetto stesso.

Si tratta di un elemento molto importante per chi ha lavorato e investito nella ricerca, che solo in questo modo può tutelare la propria invenzione e impedire le imitazioni e le contraffazioni.

E’ possibile brevettare qualsiasi tipologia di prodotto, dalle macchine agli oggetti di uso comune, dai dispositivi elettronici ai prodotti che si utilizzano in tutte le case, oltre ai prodotti alimentari, agli ingredienti, ai procedimenti chimici e ad ogni invenzione di carattere tecnico.

Non possono invece essere brevettati i metodi scientifici e le teorie matematiche, le informazioni, le pianificazioni e le strategie per attività intellettuali, di gioco o di commercio.

E’ una materia molto complessa e, per avere le idee più chiare, si consiglia di rivolgersi ad un esperto, per avere informazioni precise e personalizzate.

Un Ufficio Brevetti Università Cattolica Milano specializzato è in grado di fornire ogni tipo di consulenza in materia di deposito brevetti, registrazione marchi, registrazione design e modelli sia in Italia che in Europa e in qualsiasi altro paese del mondo.

Il brevetto è l’unico metodo sicuro per difendere e tutelare le proprie creazioni dai tentativi di plagio e di contraffazione, specialmente per quanto riguarda le innovazioni e le creazioni più nuove, originali e destinate a migliorare la qualità della vita.

Tra i brevetti più famosi del passato, si trovano infatti oggetti e dispositivi che hanno realmente rivoluzionato le abitudini e la storia: dalla Moka Bialetti, alle cinture di sicurezza, alle pillole di Viagra.

Si tratta, come è evidente, di prodotti molto diversi uno dall’altro, ma che hanno in un certo senso modificato lo stile di vita di molte persone, grazie ad un’idea geniale o a un lavoro di ricerca e sviluppo.

Questo tipo di brevetti è relativo ad invenzioni: a tale riguardo è bene ricordare che il brevetto relativo ad un’invenzione ha una validità di 20 anni dalla data del deposito e non può essere rinnovato.

Brevetto per modello di utilità

Rivolgendosi ad un Ufficio Brevetti Università Cattolica Milano, la soluzioni proposte sono due: il brevetto per invenzione, o il brevetto per modello di utilità.

Questa seconda opzione è valida solo in Italia e in poche nazioni.

Il brevetto per modello di utilità è più semplice da ottenere, non richiede alcun genere di esame, ha una durata di 10 anni e non può essere rinnovato.

In genere, a questo brevetto si ricorre per tutelare oggetti che non sono vere e proprie creazioni, ma modifiche di progetti già esistenti, apportante per facilitarne l’utilizzo.

Gli oggetti protetti da un brevetto per modello di utilità non subiscono modifiche sostanziali alla forma originale, ma acquisiscono una funzionalità tecnica inesistente nella prima versione.

Talvolta stabilire con precisione quale può essere la soluzione ideale, se scegliere il brevetto per invenzione o per modello di utilità, può risultare difficile: in queste casistiche un Ufficio Brevetti Università Cattolica Milano consiglia spesso di effettuare il “doppio deposito”, vale a dire il deposito della domanda di brevetto per entrambe le opzioni.

Sarà poi l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi a decidere quale sia la strada più giusta.

In sintesi, l’invenzione rappresenta un’idea innovativa, mentre il modello di utilità è la modifica apportata ad un’idea per migliorarla tecnicamente.

Tuttavia, i brevetti per invenzione richiedono normalmente uno studio lungo e complesso.

La validità di un brevetto

Un brevetto deve essere prima di tutto nuovo, riguardare quindi un oggetto mai prodotto e mai brevettato in passato.

Ad esempio, se un oggetto è stato precedentemente brevettato in un paese estero, può comunque essere prodotto e commercializzato anche in Italia, ma ovviamente non brevettato.

Ogni invenzione presentata ad un Ufficio Brevetti Università Cattolica Milano deve essere realmente innovativa, non solo nuova perché mai creata prima, ma effettivamente in grado di apportare un vantaggio agli utilizzatori e di rappresentare un vero elemento di progresso tecnico.

Si tratta di un requisito piuttosto difficile da individuare, che necessita obbligatoriamente l’intervento di un esperto.

Ovviamente, non è possibile brevettare oggetti che in qualche modo siano contrari alla morale e all’ordina pubblico, considerando che gli aspetti da valutare per rientrare in questi parametri non sono standard, ma si modificano continuamente.

Un altro requisito fondamentale per un oggetto da brevettare è la possibilità di essere realizzato solo a livello industriale.

La concessione e il decadimento del brevetto

Con la concessione del brevetto, il titolare ottiene tutti i diritti stabiliti dalle norme legislative, per un periodo di tempo pari a 20 anni per le invenzioni e a 10 anni per il modello di utilità.

Raggiunta la data di scadenza, il brevetto non è più rinnovabile, e l’oggetto tutelato diviene riproducibile liberamente.

E’ comunque possibile mantenere attivo il brevetto anche dopo la scadenza naturale, pagando, fin dall’inizio, la relativa tassa di mantenimento, con scadenza annuale per le invenzioni e quinquennale per i modelli di utilità.

Il mancato pagamento della tassa comporta dapprima una sovrattassa, e successivamente il decadimento definitivo del brevetto, senza alcuna possibilità di riottenerlo.

Un’altra ragione che comporta la scadenza del brevetto riguarda la mancata produzione di una nuova invenzione.

Se entro tre anni dalla data di concessione del brevetto l’oggetto brevettato non è mai stato prodotto, il brevetto decade.

Tuttavia, si tratta di una situazione estremamente rara: in genere, ci si rivolge ad un Ufficio Brevetti Università Cattolica Milano proprio perché l’intenzione è quella di produrre un oggetto innovativo su scala industriale.

I diritti di chi ha ottenuto un brevetto

Il titolare di un brevetto ottiene alcuni diritti esclusivi: la produzione, prima di tutto, con relativo diritto di vietare e impedirne la contraffazione diretta o indiretta.

Al titolare spettano anche tutti i diritti patrimoniali relativi all’oggetto brevettato, che possono comunque essere ceduti a terze persone, mentre non possono assolutamente essere ceduti i diritti morali propri dell’inventore, il quale potrebbe non coincidere con la persona del titolare: un caso tipico è quando la domanda di brevetto viene effettuata da un’azienda mentre l’invenzione spetta ad un dipendente o collaboratore.

Prima di intraprendere la produzione di qualsiasi oggetto di recente invenzione, è necessario richiedere sempre la consulenza di un Ufficio Brevetti Università Cattolica Milano al fine di evitare qualsiasi problema.

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